Dopo la sconfitta di socialisti, radicali, laicisti e pro gender.
La Spagna torna al voto. Questa mattina, il presidente del governo uscente Pedro Sanchez ha ufficializzato la data delle elezioni anticipate che vengono così fissate per il 28 aprile prossimo.
Finita quindi l’esperienza del Partito Socialista Operaio, che aveva portato alla guida del paese un gabinetto formato da femministe, abortisti, laicisti, sostenitori dell’ideologia gender e membri della comunità Lgbt.
In vista del voto, il fronte di opposizione è dato in grande rimonta e potrebbe riuscire a conquistare la maggioranza dei seggi. Al governo potrebbe quindi tornare il Partito Popolare, che, per confinare le forze politiche di sinistra all’opposizione, sembra intenzionato al dialogo con i centristi di “Ciudadanos” e con “Vox”. Quest’ultimo, partito di destra nato nel 2013, si è distinto negli ultimi anni per una difesa strenua dei valori cristiani, l’anti multiculturalismo e la lotta per contrastare l’avanzata dell’islam.