Il naufragio del testo in commissione.
Chiusure domenicali? Forse salta tutto. Mancava davvero poco affinché la proposta di legge targata Lega-Cinquestelle approdasse all’aula di Montecitorio, dove la maggioranza sarebbe riuscita probabilmente a blindarla in pochi giorni. Ma il provvedimento che prevede l’obbligatorietà della chiusura per gran parte delle domeniche e i giorni di festività si è incagliato in commissione “Attività produttive” alla Camera.
Ad annunciarlo è lo stesso relatore Andrea Dara (Lega): “Il testo è cambiato totalmente e non rispecchia più quello originale. Pertanto – conclude il deputato – occorrerà ricominciare l’iter e risentire tutte le associazioni di categoria”. Una doccia fredda per i giallo-verdi e per le realtà associative che avevano salutato positivamente l’iniziativa del governo e attendevano l’imminente approvazione.
Il provvedimento sembra quindi essersi denaturato sia per dissidi interni alla coalizione Lega-5stelle, sia per le continue sollecitazioni delle opposizioni, che ora incalzano la maggioranza.
Di “disillusione” parla anche Francesco Iacovone del Cobas: “Luigi di Maio continua a dimostrarsi uno che promette e non mantiene – afferma il rappresentante sindacale – perché le sue promesse me le ha fatte viso a viso e le hanno ascoltate milioni di lavoratori del settore. Era chiaro sin da subito che ci trovavamo di fronte alla sua mera eterna campagna elettorale, visto lo strumento legislativo scelto”.