Dopo due anni di esperimenti la Finlandia boccia definitivamente il reddito di cittadinanza: è inutile e non aiuta i disoccupati.
Ha reso le persone più felici, ma non ha dato vita a quel circolo virtuoso che ci si aspettava nascesse: il reddito di cittadinanza è inutile per la Finlandia, che lo boccia dopo due anni di esperimenti.
Stando a quanto dichiarato dall’istituto per la sicurezza sociale (Kela) del governo finlandese, distribuire denaro ai disoccupati può essere stata una buona mossa riguardo alla soddisfazione di molti giovani, ma non li ha assolutamente incoraggiati a trovare un lavoro.
Anzi, ha praticamente fatto il contrario. Dal 2017 a oggi il Kela ha distribuito 560 euro al mese a 2000 disoccupati tra i 25 e i 58 anni. L’obiettivo era quello di trovare un metodo innovativo per distribuire gli ammortizzatori sociali in un Paese che vede sempre di più scomparire gli impieghi tradizionali (come accade in Italia).
Di fatto, il sistema finlandese è stato considerato troppo burocratico e poco fruttuoso. Nonostante le sanzioni per i disoccupati che rifiutano offerte di lavoro, il premier Juha Sipila ha deciso di annullare l’esperimento. I beneficiari del reddito hanno infatti lavorato solo 0,5 giorni in più rispetto a chi non ha percepito il reddito.