Presentate le liste.
Saranno in sette a sfidarsi per la conquista della presidenza della regione Sardegna. Il nuovo governatore dell’isola verrà scelto nelle elezioni del prossimo 24 febbraio. Ufficializzate ieri le candidature degli aspiranti presidenti che saranno sostenuti complessivamente da ben ventiquattro liste provinciali. Saranno invece in 1500 a correre per uno dei sessanta seggi del consiglio regionale. Attualmente, la Sardegna è governata da una coalizione di centrosinistra, formata da Pd, sinistra, Psi, Idv, Centro democratico, Vedi e indipendentisti di iRS. A guidare la regione negli ultimi cinque anni è stato Francesco Pigliaru.
Tentando la riconferma, il centrosinistra candida l’attuale sindaco di Cagliari Massimo Zedda. La sua coalizione è formata da otto liste, fra cui Pd, Liberi e Uguali, Campo Progressista e altre quattro civiche. Dopo aver governato fra il 2009 e il 2014 con Ugo Cappellacci, il centrodestra prova a riconquistare la presidenza, schierando Christian Solinas, leader del Partito sardo d’azione, eletto al Senato nelle file della Lega. Per lui ben undici liste: Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Partito sardo d’azione, Unione di Centro, Energie per l’Italia, Riformatori Sardi, Fortza Paris, Unione democratica sarda e altre due civiche. Per il Movimento 5 stelle scenderà in campo Francesco Desogus.
Outsiders della competizione Andrea Murgia (Autodeterminazione), Paolo Manichedda (Partito dei Sardi), Mauro Pili (Sardi liberi) e Vindice Lecis (Rifondazione-Pci-Sinistra sarda).