La Camera dei Comuni boccia la proposta di accordo.

Una batosta prevista. Il Parlamento di Westminster ha bocciato la “Brexit ordinata”, la proposta di uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, presentata dal premier Theresa May. Il pallottoliere della Camera dei Comuni è andato tutto a favore delle opposizioni: 432 i no, appena 202 i sì, con 118 conservatori che hanno voltato le spalle al proprio leader, schierandosi con i laburisti e le altre minoranze.

In realtà, la stessa May sapeva che far approvare il testo sarebbe stato difficile, ma la speranza di un possibile ripensamento dei suoi l’ha spinta ad andare fino in fondo. Ora per il paese si prospettano due strade, entrambe avvolte nell’incertezza: da un lato si potrebbe profilare un’uscita “disordinata” dall’Ue, con conseguente caos nei mercati e nei rapporti diplomatici; dall’altro un nuovo esecutivo sarebbe le condizioni di riaprire la partita (magari con un nuovo referendum), rimettendo in discussione la stessa “Brexit”. Insomma, tempi duri per Londra.

Intanto, il premier ha invitato le opposizioni a una verifica sulla maggioranza. Oggi stesso verrà discussa in aula la mozione di sfiducia contro la May, che potrebbe costringerla definitivamente a dimettersi.