L’allarme dopo i quindici arresti della scorsa notte
“Abbiamo rischiato un’invasione di kamikaze“. Queste le parole di un collaboratore di origine tunisina, che ha deciso di dare una mano alle forze dell’ordine e denunciare alcuni fra i suoi compagn. Molti di loro sono finiti in manette la scorsa notte, a seguito dell’opeazione “Abiad”. Così, la procura di Palermo ha tratto in arresto ben quindici persone, sparse fra la Sicilia e la Lombardia.
Diverse le accuse rilevate: immigrazione clandestina e propaganda jihadista, istigazione al terrorismo, associazione a delinque per favorire l’immigrazione clandestina, ingresso illegale di migranti in Italia, esercizio abusivo di attività finanziaria e contrabbando di tabacchi.