L’allarme terrorismo non ferma la rivolta.
Ottavo sabato di proteste per il movimento francese dei “gilet gialli”.
Ieri, quattromila manifestanti si sono radunati a Parigi, sotto l’Arco di Trionfo, dando vita all’ennesima marcia violenta per le strade della capitale. L’obiettivo resta quello di ottenere le dimissioni del presidente della Repubblica Emmanuel Macron. La tensione è arrivata alle stelle, quando alcuni dimostranti hanno sfondato con una scavatrice la porta del Ministero dei rapporti con il parlamento dove ha sede l’ufficio del portavoce del Governo, Benjamin Griveaux
“Ancora una volta un’estrema violenza ha attaccato la repubblica, i suoi guardiani, i suoi rappresentanti, i suoi simboli”. Così Macron ha commentato la manifestazione su Twitter, ribadendo la necessità di ritrovare il dialogo con le forze di opposizione: “Chi compie queste azioni dimentica il nocciolo del nostro patto civico. Giustizia sarà fatta”