La fattura cartacea va in pensione. Da ieri, primo gennaio 2019, è entrato in vigore l’obbligo di fatturazione elettronica per tutte le partite Iva che sul territorio italiano. Commercianti, artigiani, piccole e grandi aziende dovranno servirsi necessariamente di questo strumento telematico per ogni forma di transazione commerciale. La misura era stata voluta dal governo Gentiloni, ma è stata confermata anche dalla maggioranza Lega-5 Stelle, non senza polemiche interne al Carroccio. A schierarsi contro il provvedimento sono state le opposizioni di centrodestra, con Forza Italia e Fratelli d’Italia sulle barricate.
Le nuove direttive serviranno sia a snellire le procedure burocratiche legate alla fatturazione cartacea, sia a garantire un controllo più incisivo sugli evasori. Spetterà all’Agenzia delle Entrate verificare il regolare comportamento delle partite Iva e applicare eventuali misure repressive. Si calcola infatti che le sanzioni porteranno nelle casse dello stato quasi 3 miliardi di euro.
Per garantire l’accesso agevolato al servizio di fatturazione elettronica, l’Agenzia ha creato dei software ad hoc, messi a disposizione gratuitamente di commercianti e imprenditori, a cui è possibile accedere mediante posta elettronica certificata. Dall’obbligatorietà sono stati esentati commercianti con un fatturato annuo inferiore a 65mila euro e (almeno per il primo anno) i professionisti del settore sanitario.